IL GIOIELLINO DEL BOLOGNA!
BOLOGNA - Finalmente Simone Verdi. Un inizio di campionato come questo il giocatore del Bologna lo aspettava da tanto tempo. Anche perché nelle logiche del calcio moderno se fai molto bene nelle giovanili sei chiamato a dimostrare subito, o quasi, il tuo valore anche tra i "grandi". L’ex Milan prima di trovare la sua giusta dimensione ha dovuto fare il giro di mezza Italia, senza farsi mancare anche un'esperienza nella Liga spagnola, all'Eibar. L’anno scorso in realtà l’esperienza a Carpi, dove arrivò a gennaio, non andò così male in termini di gol segnati: tre in otto gare. Ma le tante panchine, solo due partite giocate per più di 30 minuti filati, e le prestazioni altalenanti, non avevano permesso al trequartista lombardo di scrollarsi di dosso l’etichetta di giocatore dal talento incompiuto. Ora la svolta in rossoblù. Con tre gol in quattro gare conditi da alcune giocate raffinate (come la rete alla Sampdoria) e soprattutto una costanza di rendimento quasi mai mostrata in carriera. Visto il recente passato di Verdi, però, in molti si staranno chiedendo se l’exploit del trequartista rossoblù non sarà solo un fuoco di paglia d’inizio stagione. Difficile dirlo. Donadoni però sembra aver trovato la giusta dimensione per lui nel Bologna: largo a destra, può sfruttare la sua tecnica nell'uno contro uno o convergere al centro scambiando con Destro e andare al tiro dalla distanza, specie quando le difese avversarie si chiudono troppo. Non solo piede educato, però, per Verdi. Il giocatore ha imparato i giusti movimenti offensivi nell’esperienza all’Empoli con un maestro del settore come Sarri e prima ancora aveva preso lezioni nel Toro di Ventura. Altro tecnico votato all’attacco. Donadoni lo sta rendendo anche più duttile in termini tattici e questo aspetto potrebbe incrementare la casella degli assist.